Come si sceglie un impianto di abbattimento fumi?

Come si sceglie un impianto di abbattimento fumi?

Quali valutazioni e considerazioni devi realizzare per il tuo abbattitore fumi o per il tuo depolveratore?

Questa è una domanda da un milioni di dollari !!! 

Permettimi subito uno sfogo, poco professionale lo so, ma che rispecchia la realtà!

“Caro ADDETTO AI LAVORI che stai cercando il sistema di abbattimento più opportuno per la tua azienda, diffida da coloro che, seppur tuoi validissimi fornitori che producono qualcosa di “simile”, ti proporranno guarda caso quella cosa, o peggio un accrocchio che forse, basato sull’esperienza di vita passata, si presume che faccia qualcosa.” 

Ho visto tantissime aziende, anche di grosse dimensioni, che fidandosi del loro fornitore storico, hanno installato accrocchi o macchine che in fin dei conti non funzionavano totalmente. Per quelle soluzioni hanno speso soldi, tempo e credibilità agli occhi degli enti senza avere un ritorno degno dell’impegno che hanno profuso.

Caro imprenditore, responsabile con delega all’ambiente, amico mio…ricorda che una emissione fuori controllo, al momento in cui scrivo questo articolo, è un reato penale…”

Se vuoi capire cosa sia un impianto di abbattimento e quali siano i principi di funzionamento, questo è l’articolo giusto.

Spero che mi perdonerai per questa mia esternazione ma anche oggi ho vissuto la stessa situazione!

Ora torniamo a noi, cerchiamo di chiarire meglio la questione perché la risposta non è semplice, ma è figlia di diverse considerazioni e constatazioni.

Partiamo dall’ABC. Quali valori il costruttore di impianti ha bisogno per poter progettare il sistema di abbattimento più coerente con le tue necessità?

Un impianto di abbattimento non si può scegliere a catalogo. Sicuramente per applicazioni simili esistono impianti simili… certamente non uguali. Bisogna contestualizzare sempre il sistema di abbattimento che si vuole installare. Iniziamo dall’ABC, quali dati servono? Sia che tu sia il cliente o il consulente del cliente finale ricorda questo breve elenco di dati. 

  • E’ necessario fornire al costruttore dell’impianto la portata dell’emissione che tipicamente è espressa in Nmc/h (Normal metri cubi / ora) o in Kg/h. Tale valore dovrà essere pensato anche in ottica evoluzione futura della linea;
  • E’ necessario fornire la temperatura dell’emissione. Questo parametro permette di calcolare il valore di portata volumetrica da considerare per il dimensionamento aeraulico dell’impianto; inoltre la temperatura dell’emissione è un parametro che può complicare la progettazione sia per la scelta dei materiali da impiegare sia per risvolti legati al saving energetico della macchina
  • E’ importantissimo che il fornitore metta a disposizione del costruttore dati di concentrazione e tipologia di inquinanti presenti all’emissione. Non si hanno o non si conoscono? Si dovranno fare analisi specifiche. Non puoi rischiare di dare info sbagliate che possono compromettere il funzionamento del tuo impianto di abbattimento. Se devi spendere dei soldi, vedi di spenderli nel miglior modo possibile.
  • Fondamentale inoltre è conoscere chiaramente quali siano i limiti in atmosfera per i quali l’impianto dovrà essere progettato.

Questi quattro aspetti sono fondamentali. Non è possibile progettare coerentemente un impianto senza questi.

Ricorda anche di richiedere a quale tabella B.A.T. (Best Available Technologies) il costruttore si rifà, o meglio se sai di cosa hai bisogno, indicaglielo tu.

Cos’altro risulta importante prendere in considerazione? Vediamo un po’ più nel dettaglio alcune domande che di solito faccio per inquadrare ancora più nel dettaglio il progetto.

Cosa deve o dovrebbe trattare l’impianto di abbattimento fumi?

L’impianto di abbattimento più corretto si sceglie principalmente sul tipo o sui tipi di inquinante da abbattere. Per alcuni suonerà stranissima questa mia affermazione ma è proprio così.

Diciamo che raggruppando, possiamo avere tre tipologie diverse di classi di inquinanti disperse nell’aria:

  • inquinanti solidi (trucioli, polveri…)
  • inquinanti liquidi (nebbie oleose…)
  • inquinanti gassosi (COV, SOV…)

Giusto per complicare un tantino le cose, gli inquinanti non sono tutti totalmente uguali e non si comportano tutti alla stessa maniera.

Penso che il seguente grafico ti permetterà di comprendere meglio cosa voglio dirti:

Per chiarirti la matrice, ti evidenzio subito che con FASE CONTINUA  indico la fase maggiormente presente. Nei nostri discorsi si tratta prettamente di aria o più in generale di gas. La FASE DISPERSA è quella che appunto è presente nell’effluente, quindi nel nostro caso l’inquinante. 

Perché ritengo che la tabella sia più comprensibile di mille parole? 

Per questo semplice e banale motivo: 

se le sostanze inquinanti non sono tutte uguali, avranno dei comportamenti diversi, per esempio vi saranno dei solidi che saranno, a parità di condizioni di temperatura e pressione, più solidi o meno solidi quasi tendenti al liquido e liquidi che saranno tendenti al gas. Viceversa, ci possono essere gas tendenti al liquido (tipico fenomeno di leggera condensa o di formazione di “pennacchi”) e liquidi che sono tanto viscosi da essere quasi solidi (grassi pesanti per esempio). 

Tutto questo impatta drasticamente sulla scelta del sistema di abbattimento più corretto da installare. 

Esistono emissioni in atmosfera costituite da inquinanti di varia natura?

Si, è una cosa  abbastanza consueta nel trattamento delle emissioni in atmosfera.

Tipicamente i mix che si possono riscontrare sono:

  • inquinante solido con inquinante gassoso (polveri e COV per esempio)
  • inquinante solido con inquinante liquido (polveri e nebbie oleose per esempio)
  • inquinante liquido e inquinante gassoso (nebbie oleose e COV dell’olio per esempio)

Ovviamente ci possono essere anche sistemi terziari dove sono presenti tutti e tre però è cosa abbastanza inusuale anche se non impossibile.

Da dove arrivano i fumi da depurare?

Questa sembra una domanda senza un senso inerente, ma in effetti il cosa è installato prima dell’impianto di abbattimento è  fondamentale da prendere in considerazione. Questa parte infatti caratterizza e non poco l’effluente. Temperatura, grado di umidità, pressione, composizione chimica dell’effluente e degli inquinanti vengono creati qui dentro. 

La macchina o la linea produttiva necessita di calore? Oppure ha altri residui del processo? E’ possibile valutare un recupero termico sull’impianto di abbattimento per migliorare la sostenibilità dell’investimento?

Come vedi quanto esiste prima dell’impianto di abbattimento si vincola al sistema a valle ,quindi comprendi bene prima le caratteristiche della macchina produttiva e poi arricchisci il sistema di abbattimento di quello che serve, sempre se possibile. 

Installare un recupero termico permette di migliorare il ritorno dell’investimento ma è fondamentale ragionare sulle caratteristiche fisiche e chimiche di tutti i flussi relativi allo scambio termico. 

Attenzione a dove si decide di installare il recupero termico soprattutto se si vuole recuperare il calore sull’effluente non trattato. Attenzione che in queste condizioni è possibile avere condensazioni di alcuni inquinanti presenti che addirittura potrebbero formare formazioni solide che potrebbero andare ad intasare lo scambiatore.

Se sei il cliente e hai paura di spendere male i tuoi soldi magari in un investimento che ritieni non del tutto valido, lasciati aiutare da un consulente con esperienza… ridurrai i rischi di questo investimento.

Se sei il costruttore e non sei pienamente convinto della soluzione che stai dando al tuo cliente non aver paura di farti consigliare. Anche tu riduci così il rischio del tuo progetto.

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